L’alfabetiere, quale che sia il metodo prescelto per l’insegnamento della lettura e della scrittura, è considerato comunque uno strumento indispensabile nella prima fase dell’apprendimento e, almeno nei primi due anni della scuola primaria, viene affisso alle pareti dell’aula per poter essere rapidamente consultato. Il problema è che spesso gli alfabetieri, in dotazione con il libro di testo, sono costituiti da immagini a dir poco obsolete; nei rari casi in cui la grafica appare più curata ed accattivante resta comunque il dubbio relativo all’identificazione dei bambini con quelle illustrazioni ed alla risonanza emotiva e quindi cognitiva delle parole scelte per memorizzare segni e suoni. Per soddisfare questa esigenza, la soluzione più efficace è quella di far disegnare l’alfabetiere ai bambini stessi, rispettando alcuni passaggi che richiederanno ovviamente un certo tempo di esecuzione (speso comunque per una buona Educazione all’Immagine) ma offriranno il piacevole risultato, per gli adulti, di avere sotto gli occhi un po’ di ‘arte’ infantile e, per i bambini, di potersi riconoscere nel proprio lavoro, (reso pubblico e valorizzato), svolto da ciascuno individualmente ma condiviso con i compagni prima nella scelta delle parole da rappresentare e poi nella loro fruizione quotidiana: un alfabetiere su misura per contribuire a rappresentare e far percepire la lingua non come un oggetto estraneo e distante ma come una cosa viva da maneggiare e fare propria.
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Istruzioni per l’uso |
Marta 2001 Mirco 2001 Oleg 2001 |
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